Sviluppo Energetico e pozzi petroliferi nel Mare Adriatico

By redazione

Che rapporto c’è tra populismo e mancato sviluppo energetico del Paese? Lo spiega Marco Gasparri di Magas Consulting, rivelando l’incredibile situazione dei pozzi petroliferi nel Mare Adriatico. Nell’intervista rilasciata da Marco Gasparri di Magas Consulting a Infiltrato.it c’è un aspetto che è passato sotto silenzio.

Vale a dire il legame tra populismo e mancato sviluppo energetico dell’Italia.“Mi sembra assurdo – ha rivelato Gasparri – che in questo Paese non si possa fare un pozzo nel mare Adriatico, assolutamente sicuro e iper controllato, con le tecnologie più all’avanguardia per estrarre petrolio, quando al posto nostro ci stanno i Croati.” E infatti nell’Adriatico vediamo i pozzi petroliferi croati, che scavano con tecnologie più obsolete delle nostre, in un punto dove ci potevamo stare noi.

Un’incredibile assurdità.È vero che ci vuole un giusto equilibrio tra la sopravvivenza energetica della società, in sana competizione con altri gruppi sociali degli altri paesi, e le rigorose politiche ambientali del Paese.

Per capirci: le centrali a carbone, come quelle rimesse in piedi da Trump in America, non hanno senso qui da noi. Però non dobbiamo farci prendere dagli estremismi che bloccano lo sviluppo. “Quello che si chiede ad uno Stato – suggerisce Gasparri – è creare infrastrutture che agevolino l’imprenditoria private. E questa capacità, negli ultimi anni, l’Italia l’ha persa dietro a facili populismi che non portano niente di buono. Fino a quando le risorse dei nostri mari porteranno benefici solo ai cugini croati?