Fondo Nazionale Efficienza Energetica Invitalia

Invitalia, Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, ha di recente messo a disposizione di imprese operanti nel settore dell’efficienza energetica, un Fondo Nazionale con una dotazione finanziaria pari a 310 milioni di euro. Un’opportunità da non perdere che mobiliterà, stando alle attese, investimenti pari ad oltre 1,7 miliardi di euro. 

Il Fondo Nazionale per l’efficienza Energetica ha l’obiettivo di favorire interventi mirati al raggiungimento degli obiettivi nazionali di efficienza energetica coinvolgendo istituti finanziari, investitori privati, enti comunitari e nazionali. Alle imprese vengono concesse due tipologie diverse di agevolazione per attingere ai finanziamenti: 

– finanziamento fino all’80% dell’ammontare per singole operazioni entro un importo garantito compreso tra 150 mila euro e 2,5 milioni di euro

– finanziamento per investimenti di importo non superiore al 70% dei costi agevolabili ad un tasso fisso pari a 0,5%, durata massima 10 anni. Tali finanziamenti sono concessi per un importo compreso tra 250mila euro e 4 milioni.

Per quanto riguarda invece le Pubbliche Amministrazioni, il finanziamento previsto ha un tasso fisso di 0,25% con una durata massima di 15 anni. Il finanziamento non può superare il 60% dei costi agevolabili fatta eccezione per le agevolazioni destinate ad interventi di miglioramento dell’efficienza energetica delle infrastrutture pubbliche, compresa l’illuminazione pubblica, che non superino l’80% dei costi agevolabili. La forbice economica invece è compresa tra 150mila euro fino ad un massimo di 2 milioni di euro. Per poter accedere ai finanziamenti agevolati Invitalia è possibile presentare le domande attraverso la piattaforma online attiva dal 20 maggio 2019. 

A chiosa di questo post, abbiamo chiesto a Marco Gasparri, CEO di Magas Srl, cosa ne pensa di questo Fondo promosso da Invitalia. Vi riportiamo le sue considerazioni integralmente:  

 “L’efficienza energetica in Italia e nel mondo ha una grande potenzialità ma esiste un grosso collo di bottiglia rappresentato dal finanziamento alle società che si occupano della realizzazione degli interventi di efficienza energetica (ESCO – Energy Service Company) in quanto nel panorama italiano sono costituite principalmente da piccole e medie imprese che hanno una difficoltà di accesso al credito, e che, quindi, sono limitate nella crescita dalla capacità finanziaria dei soci. Questo significa in concreto che una ESCO non riesce a superare con il proprio volume d’affari le capacità finanziarie della ESCO stessa; quindi, l’intero settore dell’efficienza energetica, sia nel pubblico che nel privato, risente della debolezza strutturale delle proprie imprese e, non esistendo oggi un sistema normativo ad hoc che regoli l’aspetto del credito all’impresa su questa particolare categoria merceologica. La Legge che sblocca il Fondo rappresenta la prima norma che prevede dei canali di finanziamento dedicati all’ESCO, al fine di agevolare interventi di efficienza energetica. La dotazione di 310 milioni di euro gestita da Invitalia è comunque una goccia in un mare, in quanto le necessità di investimenti inerenti l’efficienza energetica ammontano a cifre di almeno alcuni miliardi di euro”. – Marco Gasparri – 

Documentazione Amministrativa Gara d’Appalto

Quando si ha bisogno di trovare un’azienda disposta ad eseguire un particolare lavoro, è utile realizzare delle gare pubbliche o delle gare di appalto privato per individuare la soluzione migliore. Per fare ciò bisogna però prima sapere come indire una gara d’appalto, dal momento che ci sono delle procedure e dei passaggi specifici da rispettare. Sapere come fare una gara d’appalto diventa dunque necessario per essere certi di non commettere errori. Il primo consiglio da seguire è di stilare un bando completo, che contenga il maggior numero di informazioni possibili circa il lavoro che sarà richiesto all’impresa scelta. Il committente è a conoscenza di molte informazioni, alcune delle quali potrebbero essere ritenute inutili e dunque non segnalate. In realtà, maggiore sarà il numero di informazioni fornite, maggiore sarà la probabilità di trovare l’azienda giusta con cui collaborare. Questo è quanto si cercherà di spiegare in questa guida su come indire una gara d’appalto. La mancata conoscenza di alcune necessità del committente potrebbe portare infatti alla candidatura di aziende che a conti fatti non sono in grado di gestire il lavoro richiesto. Il suggerimento di aumentare il numero di informazioni fornite è valido dunque sia per gli appalti pubblici, sia per gli appalti privati, perché in entrambi casi è importante trovare una collaborazione proficua per le due parti in gioco.

Tra le informazioni che non possono mancare rientrano la tipologia di lavoro che viene richiesto, i tempi di consegna del progetto finito, una descrizione dettagliata dei costi ed un elenco di tutti i documenti per partecipare ad una gara d’appalto che sono richiesti nel caso specifico. E’ importante specificare anche il termine ultimo per candidarsi come possibili vincitori dell’appalto.

Un’altra informazione da segnalare è l’eventuale presenza di uno sponsor. Se il progetto dispone già di uno sponsor, i costi saranno in parte ridotti, dunque le aziende che si candidano dovranno tener conto di questo quando si troveranno a scrivere la loro offerta economica. Alcune delle informazioni che abbiamo elencato potrebbero apparire scontate, ma è bene ricordarle in una guida su come indire una gara d’appalto. Capita spesso che il bando non sia redatto in maniera corretta e questo determina una maggiore difficoltà nel trovare l’azienda migliore per l’esecuzione del lavoro di cui si necessita.

Una strategia impiegata da molti committenti è di prevedere l’erogazione di un importo forfettario per tutti i candidati che non saranno selezionati come vincitori. Questa scelta deriva dal fatto che per la preparazione della candidatura e di tutta la documentazione amministrativa gara d’appalto, le aziende si trovano a dover sostenere dei costi. E’ vero che l’assegnazione dell’appalto porterebbe ad un notevole guadagno, ma è anche vero che mentre il guadagno è solo probabile, il costo per partecipare è reale. Questo costo potrebbe scoraggiare alcune aziende, quindi fornendo un importo forfettario a tutti i partecipanti si aumenta il numero di candidati e di conseguenza la probabilità di trovare quello giusto. Questa strategia non è applicabile in tutti i contesti e dipende anche dal numero di partecipanti che si prevede di avere. Il consiglio migliore è di calibrare sulle proprie esigenze e di valutare caso per caso come procedere nella maniera più efficace.